L’asilo nido dell’Università di Trento
Il Servizio Nido per i dipendenti dell’Università degli Studi di Trento, attivato dal 2006 nell’ambito del Sistema Integrato dei Servizi a Supporto della Genitorialità, rappresenta una scelta mirata al conseguimento di un obiettivo prioritario per l’Ateneo: contribuire a migliorare la qualità della vita dei dipendenti e delle loro famiglie (Ongari, 2008).
Il Nido è stato pensato come “luogo di vita e di relazioni accoglienti e di scambio non solo per i bambini, anche per le educatrici e i genitori nel loro essere persone, ciascuna portatrice di caratteristiche, bisogni e risorse individuali che devono essere riconosciuti, ascoltati e valorizzati in senso costruttivo” (come recita la Carta dei Servizi del Nido dell’Università di Trento).
Si propone non solo come luogo di accoglienza dei bambini piccoli e dei loro genitori, ma anche come “laboratorio” in cui analizzare sistematicamente, attraverso un progetto di ricerca, l’efficacia delle scelte educative ed organizzative per il benessere dei bambini, dei genitori e delle educatrici. Questo significa proporre un punto di vista, verificato sul piano scientifico, di cui possono fruire altre realtà del territorio fortemente orientate alle buone pratiche nel campo delle politiche di conciliazione. (Ricordiamo che l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento ha attivato da un anno il servizio nido per i propri dipendenti, affidando all’Università di Trento la supervisione scientifica, il coordinamento pedagogico, nonché la metodologia formativa - responsabile professoressa Barbara Ongari).
Il modello psico-pedagogico è orientato a consentire la costruzione di relazioni di cura significative, in quanto stabili, ed il rispetto dei ritmi individuali di ciascun bambino. In sintesi, i criteri di qualità del progetto sono:
- Approccio educativo individualizzato: key person, localino-base, stabilità e dimensione del gruppo dei pari (E. Goldschmied)
- Stabilità e modo di porsi dell’educatrice (posture, voce, ecc) come base sicura per incentivare l’esplorazione e la creatività (E. Goldschmied, E. Pikler)
- Dalle parole “sui” bambini alle parole “ai bambini” (F. Dolto)
- Ambiente (interno ed esterno) quale “terzo educatore” (M. Montessori, L. Malaguzzi)
- Partnership con le famiglie (P. Moss)
- Modello di ambientamento innovativo (M. Salvadori)
- Formazione “a nido aperto” e supervisione permanente improntata al fare riflessivo ed alla valorizzazione delle persone educatrici (E. Goldschmied)
Un nido aziendale per l’Università: obiettivi
Una comunità di adulti per:
- Realizzare politiche efficaci di conciliazione e di co-costruzione educativa con i genitori;
- Elaborare conoscenze scientifiche sul significato dell’essere bambini e genitori oggi, traducendole in proposte educative ed organizzative;
- Costruire modelli di care e di educazione innovativi;
- Creare relazioni solidali e di scambio tra genitori.
Il percorso istituzionale
- Luglio 2004: programma elettorale del Rettore (D. Bassi) con forte investimento di risorse per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti;
- Novembre 2004: insediamento e contestuale incarico al Pro-rettore per le Pari Opportunità (M. Franch) di avviare uno studio di fattibilità. Il progetto scientifico per la realizzazione di un Sistema Integrato di Servizi a Supporto della Genitorialità viene affidato a B. Ongari;
- 2005-2006: ipotesi di fattibilità (questionario on line ai dipendenti) e individuazione dell’ente gestore tramite gara d’appalto – A.T.I. (R.B.F.);
- Settembre 2006: apertura del nido.
I BAMBININ° posti: 20 a tempo pieno equivalente. |
IL GRUPPO DI LAVORO- 6 educatrici (3 a tempo pieno, 2 part-time, 1 coordinatrice interna) |
GLI SPAZI3 ambienti per i bambini, 1 spazio attrezzato per gli adulti, corridoio e servizi, piccolo ufficio e giardino. I pasti sono preparati dalla cuoca della scuola dell’infanzia sottostante (cibo biologico al 30% circa).
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UTENZA : 02.09.2006 – 2.11.2010
Dall’apertura del servizio (settembre 2006) ad oggi (novembre 2010) hanno frequentato il Nido Unitn 63 bambini, di cui 35 maschi e 28 femmine. I bambini iniziano a frequentare il servizio mediamente intorno ai 14 mesi e la frequenza settimanale mediamente è di circa 37,29 ore.
Le famiglie: alcuni dati anagrafici
Le famiglie che hanno usufruito del servizio finora sono composte nella maggioranza da due genitori e un figlio (36 = 57%), altrettanto numerose sono le famiglie al secondo figlio (25 = 40%) tra cui due coppie con gemelli, ci sono però anche alcuni nuclei al terzo figlio (3 = 3%).
1. Ordine di genitura dei bambini
2. Fratelli/sorelle nati nel corso della frequenza al nido: 23, di cui 12 frequentano attualmente il nido
3. Professione genitori
UNITN | madre | padre |
PTA Dottorato Ricercatore Professore CIAL - CEL |
38 1 9 1 4 |
10 2 5 3 3 |
totale | 53 | 23 |
altro | 8 | 39 |