Tre nuovi professori emeriti

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Tre nuovi professori emeriti

Sono Marco Toller, Renzo Leonardi e Axel Leijonhufvud. Il conferimento durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico

a cura dell’Ufficio Stampa dell’Università di Trento

Il titolo di professore emerito

Da alcuni anni l’Università di Trento, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, presenta i professori emeriti che hanno ricevuto questo titolo onorario  dal ministero. A riceverlo sono – secondo la normativa nazionale in vigore – “i professori ordinari, che siano stati collocati a riposo o dei quali siano state accettate le dimissioni (…) qualora abbiano prestato almeno venti anni di servizio in qualità di professori ordinari”. Il titolo viene concesso dal Ministro su proposta della Facoltà o Scuola cui l’interessato apparteneva all’atto della cessazione dal servizio. Ai professori emeriti ed onorari non competono particolari prerogative accademiche.

Per il conferimento del titolo di professore emerito, la normativa nazionale è ancora quella contenuta nell’art. 111 del Testo Unico delle leggi sull’istruzione superiore approvato con Regio Decreto del 31 agosto 1933, n. 1592

I nuovi professori emeriti

Marco Toller si è laureato in Fisica all’Università di Pisa (relatore prof. Marcello Conversi) e diplomato alla Scuola Normale Superiore nel 1958. Ha iniziato la sua prestigiosa carriera scientifica come fisico sperimentale nel gruppo di Conversi, insieme a Carlo Rubbia, futuro premio Nobel. In seguito, la sua attività scientifica si è rivolta alla fisica teorica delle altre energie ed è stato membro effettivo della Divisione di studi Teorici del Centro Europeo di Ricerche Nucleari (CERN) di Ginevra dal 1966 fino al 1972, quando è diventato Professore straordinario di Istituzioni di Fisica Teorica presso l’Università di Bologna. Dal 1974 è stato professore ordinario di Istituzioni di Fisica Teorica e poi di Fisica Teorica presso l’Università di Trento.

Insieme a Fabio Ferrari e Renzo Leonardi ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita della Facoltà di Scienze dell’Università di Trento, sia da un punto di vista scientifico che organizzativo. È stato il fondatore del gruppo teorico delle interazioni fondamentali del Dipartimento di Fisica di Trento. È stato preside della Facoltà di Scienze, direttore del Dipartimento di Fisica e presidente del Consiglio di Corso di laurea in Fisica, traghettando il corso di laurea in Fisica dal vecchio al nuovo ordinamento (legge 590).

Riguardo alla sua attività scientifica, dopo il suo iniziale coinvolgimento in esperimenti sulla fisica dei muoni al sincrociclotrone del CERN, sono da sottolineare le sue importanti ricerche teoriche, che lo hanno reso famoso a livello internazionale; in particolare le ricerche sulle interazioni forti delle particelle elementari ad alta energia in cui ha introdotto un modo innovativo per la trattazione dell’analisi armonica sul gruppo di Lorentz. Queste ricerche hanno portato all’introduzione dei poli di Toller, estensione relativistica, da principi primi, dei famosi poli di Regge.

Successivamente la sua attività di ricerca si è focalizzata sullo studio critico del concetto dello spazio-tempo e su una formulazione originale della teoria della gravitazione e dei campi di materia e radiazione nello spazio a dieci dimensioni dei sistemi di riferimento. Questo tema è stato sviluppato a Trento e attualmente non si è ancora esaurito, come è dimostrato dagli articoli pubblicati dopo il 2001, anno del suo pensionamento.

Per l’eccellente qualità della sua produzione scientifica, per il ruolo cruciale nella crescita dell’area fisica teorica delle alte energie, per il notevole impegno profuso nello sviluppo della Facoltà di Scienze e del Corso di laurea in Fisica e per l’alta qualità della sua didattica ed in considerazione anche dell’intensa attività di ricerca tuttora esercitata nonostante il pensionamento, riteniamo che Marco Toller sia sicuramente degno del titolo di professore emerito.

Renzo Leonardi è stato professore della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali sin dalla sua istituzione nel 1973. Ebbe un ruolo trainante per la sua stessa nascita. Il suo curriculum dimostra il valore scientifico della sua attività che ha svolto in ambito internazionale e nazionale, favorendo il crearsi e consolidarsi a Trento di un gruppo di ricercatori in Fisica teorica nucleare. Nel corso degli anni, questo gruppo si è differenziato favorendo il nascere di varie attività di ricerca sempre di primo piano nel contesto internazionale.

In particolare, si deve alla grande capacità di iniziativa e creatività di Renzo Leonardi l'insediarsi a Trento dell'ECT* (European Centre for Theoretical Nuclear Physics and Related Areas) che, raccogliendo la capacità di lavoro dell'intero gruppo di ricerca attivo nel Dipartimento, è divenuto punto di riferimento europeo per le iniziative di Fisica teorica nucleare. Per questo e per la sua attività scientifica negli anni '70 il suo nome è conosciuto nell'ambiente internazionale della Fisica nucleare e non solo.

Sul piano istituzionale Renzo Leonardi ha difeso l'autonomia dell'Università in momenti delicati, quali il processo di statizzazione (ivi compresa la formulazione stessa di "Statizzazione") e la stesura del primo Statuto dell'Università di Trento quale Università statale. Egli ha contribuito inoltre al processo di consolidamento istituzionale dell'area delle scienze matematiche, fisiche e naturali fin dai primi passi delle sue strutture, ricoprendo tutti i ruoli di servizio, quali quello di preside della Facoltà di Scienze e di direttore del Dipartimento di Fisica.

Renzo Leonardi ha contribuito in maniera significativa anche a progetti di ricerca di ampio respiro sul territorio, in particolare lanciando e sviluppando il recente progetto di Adronterapia, favorendo così la consapevolezza del ruolo trainante, anche sul territorio, dell'attività di ricerca sviluppata in Università.

Axel Leijonhufvud, economista di origine svedese, è stato per molti anni professore alla University of California di Los Angeles (UCLA) e dal 1994 professore ordinario all’Università di Trento presso la Facoltà di Economia. Laureato a Lund, ha conseguito il master in Economia alla University of Pittsburgh e il Phd in Economia presso la Northwestern University nel 1967. Ha ricevuto la laurea honoris causa dall’Università di Lund nel 1983.

Personalità di spicco in ambito internazionale, Axel Leijonhufvud è noto per i suoi lavori nel campo della teoria monetaria e per i suoi contributi sulle patologie economiche del Novecento (grandi depressioni, alte inflazioni, instabilità finanziaria…). Fondatore e direttore, fino al 1997, del centro per l’economia computazionale all’Università della California di Los Angeles, dal 1994 quale professore alla Facoltà di Economia dell’Università di Trento è stato programme director della Scuola estiva di economia sperimentale, che ogni anno richiama a Trento giovani ricercatori di tutto il mondo.

Come studioso, Axel Leijonhufvud si è sempre battuto perché fossero riconosciuti i limiti della razionalità collettiva ed individuale, contribuendo a dare il via, tra le altre cose, agli studi nel campo dell'economia sperimentale, un settore di ricerca all'avanguardia che coniuga economia, finanza e scienze cognitive, per il quale ora la facoltà di Economia di Trento è ben conosciuta internazionalmente. L'originalità delle teorie economiche portate avanti dal professor Leijonhufvud sta nell'aver dimostrato che esiste un reale problema di coordinamento e che le forze di mercato hanno poteri limitati e si muovono in un contesto estremamente complesso. La "mano invisibile" del mercato rappresenta dunque uno strumento inadeguato per gestire e armonizzare la pluralità di fenomeni che determinano l'andamento economico del sistema. È dunque indispensabile - sempre secondo la visione economica di Leijonhufvud - rivalutare l'intervento pubblico e riproporre il ruolo chiave delle istituzioni nella regolamentazione del sistema. Si tratta di temi che, assieme alla grande analisi del pensiero di Keynes per cui Leijonhufvud è anche ben conosciuto, hanno dimostrato grandissima attualità negli eventi che hanno caratterizzato l’economia mondiale in questi ultimi tempi.

Axel Leijonhufvud è stato “Fellow” dell’Institute of Advanced Studies a Princeton e al Centro per Advanced Studies a Vienna e a Gerusalemme, è “Overseas Fellow” al Churchill College di Cambridge. Ha tenuto corsi in molte prestigiose Università e istituzioni, tra le quali l’Istituto Europeo di Firenze, le Università di Stoccolma, Costanza, Strasburgo, Nihon  a Tokyo e l’Istituto Torcuato di Tella a Buenos Aires. È stato ascoltato dal Congresso degli Stati Uniti sul tema della politica monetaria e bancaria ed è stato consulente del Presidente del Kazakhstan e del Governo Regionale Russo. È stato incluso nel 2004, nell’elenco dei principali cento economisti del mondo nella celebre pubblicazione annuale International Who's Who (curata da M. Blaug). Nel 2009 è stato nominato, assieme ai più importanti nomi della scienza economica mondiale, nel direttivo del Institute for New Economic Thinking, la fondazione istituita da Geroge Soros con l’intento di ripensare la scienza economica dopo la crisi mondiale.