SPORT, UNIVERSITÀ E INNOVAZIONE

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A Rovereto la conferenza internazionale "University Sport. Inspiring Innovation" promossa da Università di Trento e FISU alla vigilia dell’Universiade Trentino 2013

Lo sport è un linguaggio universale. Ha un chiaro valore sociale ed economico. Ma in aggiunta può essere anche fonte di ispirazione per la ricerca e spingere l’innovazione in un’ottica interdisciplinare, con una forte propensione al trasferimento tecnologico. Sono questi i capisaldi della dichiarazione che è stata proposta al MART di Rovereto a chiusura della conferenza internazionale "University Sport. Inspiring Innovation", promossa dall’Università di Trento e dalla FISU il 9 e 10 dicembre, alla vigilia dell’appuntamento con l’Universiade Trentino 2013. Una dichiarazione significativa, che ha visto l’assunzione di un impegno da parte del mondo universitario, politico, imprenditoriale e sportivo, per promuovere una nuova idea di sport come volano di sviluppo. Primi firmatari di questo documento sono stati, tra gli altri, il presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), Stefano Paleari, il presidente della FISU, Claude-Louis Gallien, il direttore dell’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanni Panebianco, il presidente del CONI, Giovanni Malagò, il presidente del CUSI, Leonardo Coiana, la rettrice dell’Università di Trento, Daria de Pretis e il presidente dell’ateneo trentino, nonché presidente del Comitato d’onore dell’Universiade, Innocenzo Cipolletta. Inoltre ha ottenuto la disponibilità alla firma da parte del Ministro dell’Università e della Ricerca (MIUR), Maria Chiara Carrozza e dal Direttore del Dipartimento per l’Università e la Ricerca, Marco Mancini.

Il documento costituirà il punto di partenza per attivare un gruppo di lavoro e una serie di interventi per dare concretezza alla nuova alleanza tra sport e università. Un movimento di interesse che, partendo proprio da Rovereto, potrà diffondersi a livello nazionale e internazionale. L’impegno contenuto nella dichiarazione sarà su due livelli principali. Da un lato si spingerà a promuovere una forte connessione con il mondo industriale e imprenditoriale; dall’altro, a livello accademico, si farà leva sulle università affinché promuovano programmi di doppia carriera per i giovani studenti-atleti e sfruttino lo sport e il sistema di valori ad esso collegato come strumento efficace di educazione e come spunto per l’innovazione nella ricerca.

Nella dichiarazione è infine rivolto un appello alle istituzioni pubbliche affinché riconoscano nello sport uno strumento utile per affrontare alcune delle grandi sfide sociali del 21° secolo, come l’invecchiamento della popolazione, l’obesità, l’immigrazione, la povertà o la sostenibilità ambientale. Per raggiungere questi obiettivi sarà costituito entro tre mesi un panel internazionale di esperti provenienti dal mondo universitario, politico, sportivo e imprenditoriale coordinato dalla FISU con il compito di stendere un piano di lavoro che comprenderà anche l’organizzazione di un’altra conferenza internazionale su università e sport per l’innovazione. Nelle intenzioni dei proponenti ci sarebbe anche la creazione di un centro internazionale per l’innovazione attraverso lo sport che potrebbe aver sede in Trentino e avrebbe funzioni di facilitatore di progetti di ricerca applicata, di promozione di collaborazioni ricerca-aziende e di avvio di nuove inizitive imprenditoriali, nonché d osservatorio e raccolta dati.

"Questa conferenza – ha spiegato Paolo Bouquet, delegato del Rettore dell’Università di Trento per lo Sport e responsabile scientifico dell’appuntamento internazionale – è stata l’occasione per dare avvio ad un progetto particolarmente ambizioso, che ben si sposa con lo spirito dell’Universiade. Abbiamo voluto portare all’attenzione del Trentino, e anche fuori dai confini provinciali e nazionali, una testimonianza di come lo sport non sia soltanto sinonimo di benessere fisico, ma possa piuttosto proporsi come ambito d’interesse trasversale. Una risorsa per la ricerca e l’innovazione che può stimolare la creatività in vari ambiti scientifici, da quelli tradizionalmente associati allo allo sport (come medicina, ingegneria, informatica, telecomunicazioni), a quelli non immediatamente associati al mondo dello sport, come il diritto, la psicologia, la sociologia, l’economia e il management, la letteratura, la filosofia, la storia. Il nostro obiettivo è quello di mettere in rete tutto ciò che già esiste in questa direzione e di gettare le basi per proporre il Trentino come polo di attrazione internazionale per ricercatori, imprenditori e amministratori pubblici intenzionati ad investire sulle potenzialità dello sport abbinato a ricerca e innovazione tecnologica".

La conferenza internazionale si è chiusa con l’arrivo, nello splendido cortile del Mart, della Fiaccola delle Universiadi, portata da una tedofora d’eccezione, la due volte campionessa olimpica Antonella Bellutti, alla presenza tra gli altri di Carlo Deflorian, uno degli organizzatori della prima International University Sport Week a Merano nel 1949, che fu il primo evento organizzato dalla neonata FISU (fondata nel 1948) e che viene considerato l’antenato delle Universiadi, la cui prima edizione con questo nome fu quella del 1959 a Torino (ideata - anche nel nome - da Primo Nebiolo).

[In "Allegati" il testo della Dichiarazione. A breve sarà disponibile in rete per permettere a chiunque di esprimere il sostegno ai suoi contenuti.]