L’ITALIA E L’EUROPA VISTE DALLA CINA

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Una lezione dell’ambasciatore Alberto Bradanini alla Facoltà di Giurisprudenza di Trento
di Diego Quaglioni

L’ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, Alberto Bradanini, è stato a Trento il 15 novembre scorso per tenere alla Facoltà di Giurisprudenza una affollata lezione-conferenza su "L’Italia e l’Europa viste dalla Cina". L’invito era stato rivolto da chi scrive nel corso di un ricevimento all’ambasciata d’Italia a Pechino, offerto ai partecipanti all’International Symposium "Machiavelli and Modern Politics. Quincentenary Celebration of The Prince", organizzato congiuntamente dalla Harvard University, dalla Peking University e dalle Normal Universities di Tianjin e Shangai in occasione della pubblicazione della traduzione cinese delle opere di Machiavelli (22-31 maggio 2013). A rinnovare l’invito è stato inoltre il preside della Facoltà, professor Giuseppe Nesi, nel corso della sua visita a Pechino del settembre scorso.

È stata una memorabile lezione, quella che l’ambasciatore Bradanini ha rivolto agli studenti del corso di Storia del pensiero giuridico moderno e a numerosi dottorandi, ricercatori e professori di diversi Dipartimenti, della Scuola di Studi Internazionali e del Centro Studi "Martino Martini": più di duecento persone, riunite nell’ampia aula-anfiteatro di Giurisprudenza, sotto la presidenza di Giuseppe Nesi e con l’intervento del prorettore vicario Paolo Collini (la rettrice Daria De Pretis, di ritorno a Trento da un impegno istituzionale, ha raggiunto la conferenza alla fine). L’Ambasciatore ha svolto un’ampia disamina dell’attuale stato delle relazioni tra Italia, Unione Europea e Repubblica Popolare Cinese, soffermandosi ampiamente sui dati economici e sociali ed offrendo una lucida e dettagliata visione globale dell’attuale situazione internazionale. Il dibattito è stato intenso e vivace e si è protratto ben oltre l’orario previsto.

Si è trattato di un evento di grande importanza per la Facoltà di Giurisprudenza e per l’Università di Trento, e di un momento estremamente qualificante di riflessione, che certamente non sarà dimenticato né dagli studenti, alla fine di un corso avanzato sul problema della sovranità in diritto internazionale nel pensiero di Hans Kelsen, né dai numerosi colleghi intervenuti nella discussione, che hanno potuto apprezzare nel dottor Bradanini i tratti di una personalità d’eccezione. È stato un vero privilegio poterlo avere a Trento, dove si spera vorrà ancora essere in futuro in occasione di nuove iniziative scientifiche.

È superfluo dire quanto la visita dell’ambasciatore Bradanini sia propizia nella prospettiva dello sviluppo delle relazioni scientifiche e culturali con le Università cinesi, uno degli obiettivi strategici dell’Università di Trento. La stessa Facoltà di Giurisprudenza è fra le pochissime in Italia ad avere un insegnamento di Diritto cinese, impartito dal professor Xue Jun, della Peking University. Significativi scambi hanno interessato in tempi recenti discipline come il diritto comparato del lavoro, il diritto dell’Unione Europea, la storia del diritto romano e del pensiero giuridico moderno, il diritto internazionale, con significative visite di studio e conferenze in Cina dei professori Luca Nogler, Luisa Antoniolli, Massimo Miglietta, Giuseppe Nesi e di chi scrive, e con l’importante presenza a Trento di dottorandi cinesi e di studiosi di rango internazionale come Wang Quanxing della Shanghai University of Finance, Xu Diyu e Huang Meiling della Wuhan School of Law. Un accordo generale sta per essere sottoscritto con il Centro Studi sulla tradizione romanistica e sul diritto comune della Hunan University a Changsha, dove Ivan Cardillo, dottore di ricerca nella Scuola di dottorato in studi comparati ed europei, svolge attività di post-dottorato con una borsa di studio del governo cinese. Tutto ciò non può che rappresentare una base significativa per un ulteriore sviluppo degli studi giuridici tra Italia e Cina.