SCUOLA AFRICANA DI RAGGI X A DAKAR

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Terza edizione dell’iniziativa nata dalla collaborazione Trento-Dakar e destinata a dottorandi e post-doc
di Paolo Fornasini

La terza edizione dell’African School and Workshop on X-rays in Materials si è svolta a Dakar (Senegal), presso l’Università Cheikh Anta Diop (UCAD), dal 23 al 28 gennaio 2012. 

Trenta ore di lezione in lingua inglese, tenute da docenti di varie nazionalità, hanno consentito di coprire un insieme articolato di argomenti riguardanti le principali tecniche a raggi X per lo studio dei materiali. Un primo ciclo di lezioni introduttive è stato dedicato agli elementi di base della cristallografia, ai diversi meccanismi di produzione dei raggi X, alla descrizione formale dell’interazione dei raggi X con la materia e ai materiali non cristallini. L’attenzione si è quindi focalizzata sulla diffrazione a raggi X, con lezioni in aula dedicate agli aspetti teorici e con sessioni pratiche di misura e di analisi dati nel laboratorio, dotato dal 2007 di un diffrattometro per polveri Panalytical. La Scuola si è conclusa con un ciclo di lezioni dedicate alla spettroscopia EXAFS e alle applicazioni dei raggi X alla Scienza dei materiali, con specifici riferimenti alle problematiche tecnologiche e ambientali dell’Africa centro-occidentale. 

La Scuola è stata frequentata da 30 dottorandi e post-doc provenienti, oltre che dal Senegal, da Nigeria, Togo, Ghana, Cameroon, Kenia e Sudan. 

Anche questa edizione, come la prima nel 2005 e la seconda del 2009, è nata nell’ambito della consolidata collaborazione Trento-Dakar. La sua organizzazione, incluso il supporto finanziario agli studenti non senegalesi, è stata resa possibile dal determinante impegno umano e finanziario dell’Università di Trento nonché dal contribuito di organismi scientifici internazionali quali IUCr (International Union of Crystallography), ICTP (International Centre for Theoretical Physics), ICDD (International Centre for Diffraction Data), IUPAP (International Union for Pure and Applied Physics), LAM (African Laser Atomic Molecular and Optical Sciences Network) e di altri sponsor (Synchrotron Soleil, Panalytical).

L’adesione dell’Università di Trento all’iniziativa, patrocinata dal rettore Davide Bassi e del prorettore ai rapporti internazionali Carla Locatelli, ha coinvolto docenti e personale dei Dipartimenti di Fisica (Giuseppe Dalba, Paolo Fornasini, Roberto Graziola) e di Ingegneria dei Materiali e Tecnologie industriali (Matteo Leoni), oltre alla Divisione Cooperazione e Mobilità internazionale (Laura Paternoster), alla Divisione Comunicazione ed Eventi e al Webteam che hanno fornito un supporto amministrativo e tecnico. Non va dimenticata la disponibilità degli altri docenti, provenienti non solo da Trento (C. Armellini, FBK) e da Padova (G. Artioli), ma anche da Parigi (P. Lagarde), dagli USA (A. Cormack) e dal Giappone (T. Miyanaga e T. Okajima).

Docenti e studenti hanno apprezzato l’ormai tradizionale ottima organizzazione e la calda accoglienza garantite da Djibril Diop e dai suoi collaboratori, incluse le due escursioni all’isola di Gorée e al parco zoologico di Bandja. 

La Scuola africana di raggi X di Dakar è frutto della collaborazione tra Djibril Diop e i membri del Laboratorio raggi X del Dipartimento di Fisica di Trento, iniziata negli anni Novanta e tuttora attiva. La convinzione che iniziative come questa rappresentino semi destinati a migliorare l’integrazione scientifica e lo scambio culturale tra Africa e Paesi più sviluppati è rafforzata dai molti giudizi positivi dei partecipanti: "The little leaven made a whole bread", ha commentato lo studente nigeriano Adesakin Adetayo al termine della Scuola.