NASCE IL CENTRO DI STUDI E RICERCHE “ANTONIO ROSMINI”

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Ospitato nella casa natale del filosofo. Inaugurato con la Lectio del presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida sull’Unità d’Italia
di Paolo Marangon

È considerato da molti il più significativo filosofo italiano dell’Ottocento e con i suoi studi in ambito metafisico ed etico, politico e pedagogico, contribuì in modo determinante e peculiare allo sviluppo del pensiero contemporaneo. Antonio Rosmini è senza dubbio  per il Trentino un punto di riferimento e un motivo di orgoglio, forse ancora poco conosciuto tra gli stessi docenti. Comprensibile dunque l’interesse e la soddisfazione con cui è stata accolta la notizia dell’apertura, proprio nella Casa natale del filosofo a Rovereto, di un Centro di studi e ricerche a lui intitolato.

Da sinistra: don Alfredo Giovannini, Michele Nicoletti, Andrea Giorgi, Valerio Onida, foto Romano Osele, Archivio Biblioteca Rosminiana, RoveretoIl Centro “Antonio Rosmini” è stato inaugurato ufficialmente mercoledì 6 aprile con una cerimonia a cui hanno preso parte - oltre al direttore del Centro, professor Michele Nicoletti, e al direttore del Dipartimento di Filosofia, Storia e beni culturali, professor Andrea Giorgi - l'Arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan e il sindaco di Rovereto dottor Andrea Miorandi. L’iniziativa è partita nell'autunno scorso grazie all'impulso del Dipartimento di Filosofia, Storia e Beni culturali dell’Università di Trento, al quale il Centro afferisce, ma ha subito trovato una pronta collaborazione da parte del Comune di Rovereto, della Biblioteca Rosminiana, dell’Accademia degli Agiati e dei Padri Rosminiani. La scelta di affidare a una personalità di alto profilo come Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, la Lectio magistralis di apertura conferma il valore e il profondo significato simbolico di questa inaugurazione per l'Università e per il Trentino. In linea con le iniziative promosse in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Lectio magistralis di Onida è stata dedicata a “Costituzione e unità nazionale”. Proprio all’Italia e alla sua unità lo stesso Antonio Rosmini dedicò, nel 1823, un’intensa preghiera dal pulpito della Chiesa di San Marco a Rovereto, ma il suo contributo più significativo al riguardo rimane il progetto di costituzione, pubblicato nel cruciale 1848.

Un altro "pezzo" di università, dedicata alla memoria e all’attualità del grande filosofo, viene dunque ad aggiungersi alla storica Biblioteca Rosminiana per far riscoprire e promuovere, soprattutto fra i giovani e i docenti, lo studio scientifico e la conoscenza diffusa di Antonio Rosmini, delle sue opere e del suo pensiero.
La vocazione stessa di questo nuovo Centro, rispecchia l’impegno a mantenere vivo il dialogo tra le varie istituzioni territoriali che ne hanno permesso l'apertura, con l’obiettivo di ampliare il dibattito coinvolgendo una rete di centri di ricerca, università ed enti culturali a livello nazionale e internazionale. Focus delle attività sarà naturalmente la promozione della ricerca scientifica sul pensiero e sull’opera di Antonio Rosmini, con un sostegno particolare ai giovani studiosi, che avranno la possibilità di perfezionare il loro curriculum. Ma uno degli obiettivi prioritari del Centro è anche quello di consolidare il rapporto con le istituzioni scolastiche, promuovendo una maggiore conoscenza della figura di Rosmini e dei luoghi rosminiani, di cui il Trentino è ricco.

La collaborazione con il Comune di Rovereto, l’Accademia degli Agiati e la Biblioteca Rosminiana permetterà inoltre la realizzazione di progetti di animazione culturale sul territorio e di aggiornamento per gli insegnanti.
L’istituzione del Centro, ospitato proprio nella casa natale del filosofo, garantirà infine un impegno anche sul versante della valorizzazione dell’inestimabile patrimonio storico, artistico, librario e archivistico, che essa custodisce. Una casa, naturalmente, che già ora e sempre più intende essere aperta a visite di docenti e studenti.