IN FINLANDIA CON ERASMUS

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5 studenti di Ingegneria edile/architettura di Trento partecipano a Jyväskylä a un corso su design e innovazione al servizio degli anziani

Stiamo invecchiando: dati alla mano si nota facilmente come l’età media della popolazione italiana stia inesorabilmente incrementando anno dopo anno. Questo fenomeno avviene non solo nel nostro Paese, ma anche negli altri Stati più industrializzati e quindi in tutta l’Europa. Si tratta sicuramente dell’esito di aspetti positivi, come il miglioramento della sanità e dello stile di vita, ma ci mette di fronte a nuove problematiche. In particolare, per i progettisti del futuro si profila una nuova sfida: creare le condizioni affinché gli anziani possano condurre una vita sicura e indipendente il più a lungo possibile. Se questo sarà possibile ne guadagneranno non solo gli anziani, ma tutta la società ne trarrà vantaggio, anche in termini di costi per l’assistenza.

Da queste premesse prende forma il programma intensivo (IP ERASMUS) User friendly design and innovations for senior citizens, rivolto a studenti di Ingegneria di diversi Paesi, che si è svolto in Finlandia, presso la Facoltà di Wellness Technology di Jyväskylä. Cinque studenti del corso di laurea in Ingegneria edile/architettura dell’Università di Trento hanno partecipato alla seconda edizione del corso, che si è tenuta quest’anno fra il 7 e il 18 marzo. Si tratta di Miriam Colazzo, Marco Concli, Simone Vanzo, Stefano Zanon e Nicoletta Zanotelli che sono tornati estremamente soddisfatti da questa esperienza.
Gli altri studenti, cinque per ogni Università, provenivano dalla Spagna (Barcellona), Romania (Cluj-Napoca), Germania (Zwickau e Esslingen) e Finlandia. Con il coordinamento della professoressa Leonore Heiland della Westsächsische Hochschule Zwickau e grazie all’organizzazione del professore ospitante Kari Vehmaskoski, i professori provenienti dalle università invitate si sono alternati per impartire lezioni su differenti tematiche.
Per l’Università di Trento era presente il professor Antonio Frattari, ordinario di Architettura tecnica presso la Facoltà di Ingegneria che, insieme ai suoi colleghi delle altre università, ha partecipato attivamente al tutoraggio e alla gestione dei workshop progettuali; ha inoltre svolto una lezione sull’applicazione della domotica per migliorare la qualità della vita delle persone anziane nell’ambiente domestico.

Obiettivo dell’IP Erasmus era quello di fornire alcuni strumenti in più rispetto ai corsi di provenienza, per affrontare la progettazione di ambienti e attrezzature per persone anziane e disabili. Altra finalità, peraltro pienamente raggiunta, era quella di stimolare la collaborazione e lo scambio di idee fra studenti di differenti nazionalità e provenienti da percorsi formativi differenti.
La mattina iniziava solitamente con la lezione di uno dei professori invitati che esponeva gli aspetti più innovativi legati agli argomenti del corso: dalla domotica alla gerontecnologia. Successivamente veniva assegnato un incarico che gli studenti dovevano svolgere nelle restanti ore divisi in sei gruppi di allievi dei diversi paesi. Durante le due settimane gli studenti hanno progettato una macchina del caffè user friendly, un mezzo di trasporto per persone con disabilità, delle istruzioni alternative per la costruzione di una macchinina lego e degli esercizi per l’utilizzo di una balance board. Al di là del risultato immediato, essi hanno imparato un nuovo approccio al progetto che parte dalla conoscenza delle problematiche delle persone anziane e disabili. Nel pomeriggio ogni gruppo presentava agli altri gruppi i risultati del proprio lavoro e la giornata terminava con la stesura del learning diary, un riassunto dell’esperienza giornaliera. Negli ultimi giorni è stato assegnato un progetto che ha tenuto impegnati gli studenti più a lungo e nel quale dovevano condensare le nozioni apprese durante l’intero workshop. Il tema progettuale era l’ideazione di una “casa intelligente” che rispondesse alle esigenze di uno specifico utente con differenti disabilità. Dopo un attento studio delle problematiche e dei bisogni dell’utilizzatore, tutti gli studenti si sono orientati nella scelta di dispositivi che potessero aiutare l’anziano nella vita quotidiana e hanno proposto una loro integrazione con lo spazio costruito per realizzare una casa domotica. A cornice delle attività didattiche sono state proposte esperienze pratiche per avvicinare gli studenti più direttamente al tema del corso. Essi hanno così sperimentato, per qualche ora, quanto sia difficile spostarsi su una sedia a rotelle in un edificio (per non parlare sulla neve) e hanno visitato un centro di fisioterapia e riabilitazione.

Tra gli esiti dell’esperienza non va poi dimenticata la prolungata immersione nella cultura finlandese che hanno potuto sperimentare per le due settimane di corso. È vero, il clima che si respirava durante il workshop era prevalentemente internazionale, con lezioni in inglese e studenti provenienti da tutta Europa, ma fuori dall’università l’ambiente era genuinamente finlandese (in primo luogo per le temperature invernali). Jyväskylä è la capitale della Keski-Suomi, Finlandia Centrale, ed è molto differente dalla più globalizzata Helsinki. Il centro è piccolo e si possono ancora vedere le tradizionali case in legno. La città si affaccia su un lago che per vari mesi all’anno rimane ghiacciato e viene utilizzato come un’immensa piazza per attività sportive e di aggregazione. Grazie ai ragazzi del gruppo finlandese tutti gli studenti hanno inoltre potuto sperimentare alcune attività caratteristiche come lo sci nordico, la pesca su lago ghiacciato e ovviamente la tradizionale sauna finlandese.