DA MARIO MONICELLI A KEN LOACH

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Rassegna cinematografica dedicata al lavoro alla Facoltà di Sociologia
di Annalisa Murgia

La rassegna su cinema e lavoro, organizzata dal corso di laurea magistrale in Lavoro, organizzazione e sistemi informativi (LOSI) della Facoltà di Sociologia, è arrivata alla sua sesta edizione.

Il tema del lavoro, e soprattutto delle recenti trasformazioni che hanno investito le forme del lavoro contemporaneo, è centrale all’interno del percorso formativo che il corso di laurea magistrale propone. E il cinema, fin dalla sua nascita, ha rappresentato e narrato vite, luoghi e mondi legati al lavoro, affermandosi come uno dei principali strumenti di analisi e fonte di immagini della società. Questa rassegna cinematografica parte dunque dalla Facoltà di Sociologia, ma vuole aprire - attraverso le storie narrate dalle pellicole presentate - un discorso sul lavoro contemporaneo che coinvolga tutto l’ateneo trentino e la più ampia cittadinanza.
Le “esistenze” da un lato e le “resistenze” dall'altro sono i nuclei tematici attorno ai quali si svilupperanno i soggetti del ciclo di film proposto quest'anno, la cui inaugurazione è prevista per lunedì 14 marzo, con inizio alle ore 21, nell’aula Kessler (Facoltà di Sociologia, via Verdi 26, Trento).

La serata di apertura è un omaggio a Mario Monicelli, uno dei più grandi registi e sceneggiatori italiani, deceduto pochi mesi fa, che ne “I compagni” ha voluto raccontare la resistenza degli operai a Torino alla fine dell'Ottocento. Si prosegue con film e documentari che raccontano le condizioni di lavoro di uomini e donne, la messa in gioco delle loro esistenze e il tentativo di resistere per rivendicare il diritto al lavoro, ma soprattutto ad una piena cittadinanza.
Le proiezioni in programma metteranno a nudo la pervasività del lavoro nelle vite dei soggetti narrati e le condizioni di degrado e sfruttamento che sembrano persistere e proliferare nel mondo del lavoro contemporaneo: è il caso di “Oil”, video-inchiesta sulla raffineria Saras e sul suo impatto devastante per le persone e per l'ambiente; degli 800 bambini che lavorano nelle miniere boliviane raccontate in “The Devil's Miner”; e di “La Ville est tranquille”, in cui Guèdiguian descrive il degrado esistenziale di una decadente Marsiglia.
Sul versante delle resistenze, oltre agli operai del capolavoro di Monicelli, verranno invece proposti “Bread and roses”, storico film di Ken Loach, sulle lotte dei migranti a Los Angeles nelle imprese di pulizie; e “Il sangue verde”, ultima opera di Andrea Segre che racconta, attraverso le voci di sette migranti, gli atti di violenza xenofoba di Rosarno e le storie di migliaia di braccianti africani, sfruttati da un'economia fortemente influenzata dal potere mafioso della 'Ndrangheta.

Il gruppo di lavoro che in questi anni ha realizzato le rassegne su cinema e lavoro alla Facoltà di Sociologia è composto da Rino Fasol, Barbara Poggio, Annalisa Murgia e Elisa Bellè. La partecipazione agli appuntamenti con “R/esistenze al lavoro” è aperta solo alle studentesse e agli studenti dell’Ateneo trentino e al personale interno. L’ingresso è gratuito.