avalanche à val d'isère © éric bargis, fotolia.com

LOCALIZZARE LE VITTIME DI VALANGHE CON OETZIFINDER

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Il dispositivo inventato da tre studenti di Economia arriva in finale a un concorso negli Stati Uniti
di Roberto Napoli
Approfondimento: 

Sono tornati dagli Stati Uniti con molti nuovi stimoli e una irripetibile esperienza internazionale.
Protagonista è un gruppo di studenti della laurea magistrale in International Management (MIM) della Facoltà di Economia di Trento, che ha partecipato al “VT KnowledgeWorks Global Student Business Concept Challenge”, organizzato dalla prestigiosa università statunitense Virginia Tech: un’intensa settimana “dedicata allo spirito imprenditoriale dei giovani studenti per valorizzare le loro idee imprenditoriali e il loro importante contributo all’economia globale”.
Martin Egger, Federico Facchinelli e Alessandro Ligabò hanno presentato il loro Oetzifinder, un prodotto collegato all’iPhone per la localizzazione di persone rimaste sotto le valanghe, concorrendo con le migliori idee imprenditoriali di studenti provenienti da Finlandia, Francia, Israele, Irlanda del Nord, Messico, Regno Unito, Stati Uniti, Uruguay.

Il progetto, che prima ha vinto il “MIM International Entrepreneurial Challenge” ed è poi stato selezionato da Virginia Tech come finalista al “VT Challenge”, parte dalla constatazione che molti sciatori muoiono ogni anno in Europa a causa delle valanghe. I prodotti attualmente in commercio permettono la localizzazione delle vittime di valanghe grazie a dei dispositivi con segnali radio. Il costo si aggira sui 250/300 euro. Il nuovo strumento proposto, Oetzifinder, collegato all'iPhone, consente le stesse prestazioni a un prezzo di 120 euro, lasciando comunque un buon margine per il produttore. Il progetto Oetzifinder è coordinato da Vittorino Filippas, che insegna International Entrepreneurship al MIM. “Gli studenti del gruppo Oetzifinder sono stati eccezionali, dice il professor Filippas. Carichi di interesse, creatività e autonomia, in una parola: imprenditorialità. E tutti con una buona preparazione alle spalle, dall’ingegneria, al management, alle media arts”.

E per dare sempre nuovi impulsi allo spirito imprenditoriale, il professor Filippas organizzerà nel suo corso di International Entrepreneurship per il prossimo semestre (febbraio-aprile 2011) la seconda edizione del concorso “MIM International Entrepreneurial Challenge” al quale potranno partecipare non solo gli studenti delle lauree internazionali in management (MIM e MAIN) della Facoltà di Economia, ma anche un gruppo selezionato di studenti di ingegneria (per informazioni http://international.unitn.it/mim/mim-business-challenge, mim@unitn.it). “Il mix di studenti di ingegneria e management di diverse nazionalità – spiega Filippas – ha dato ottimi frutti: segno che la contaminazione reciproca tra studenti di specializzazione e culture eterogenee aggiunge notevole valore soprattutto quando ci si muove nell’arena competitiva globale”.

Tramite iniziative come il “MIM International Entrepreneurial Challenge”, le lauree magistrali in Innovation Management (MIM) e International Management (MAIN) della Facoltà di Economia di Trento intendono stimolare i propri studenti ad una maggiore apertura mentale, a un più intimo contatto con le realtà lavorative e a una maggiore pro positività. In questo modo, gli studenti hanno la possibilità di applicare le conoscenze teoriche apprese e per i migliori tra loro la facoltà finanzia la partecipazione ai più prestigiosi concorsi nazionali e internazionali, come è avvenuto per il gruppo Oetzifinder negli Stati Uniti.