VALORIZZARE IL TALENTO DEI GIOVANI

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Nasce il Collegio di merito Bernardo Clesio. Un progetto in collaborazione con l’Opera universitaria
intervista a Maurizio Giangiulio

A partire dall’anno accademico 2010-2011, quindi già da questo autunno, sarà operativo il Collegio di merito Bernardo Clesio, una struttura che ospiterà gli studenti più meritevoli iscritti ai corsi di laurea dell’ateneo. Il Collegio inizierà la sua attività ospitando i primi 16 studenti, selezionati in base ad un apposito bando, presso le residenze dell’Opera universitaria in un’ala completamente ristrutturata del complesso ex-Prepositura in via S. Margherita. L’uscita di un ulteriore bando, per altri 12 posti, riservato ai laureati di primo livello è prevista nei prossimi mesi.
Non si tratta solo di un nuovo studentato, ma di un progetto più complesso promosso dall’ateneo e dall’Opera universitaria di Trento, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Ne abbiamo parlato con il referente di ateneo, professor Maurizio Giangiulio, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Professor Giangiulio, come si inserisce il progetto del Collegio di merito nell’ambito delle politiche di ateneo?
L'ateneo di Trento persegue la qualità e intende valorizzare il talento dei giovani e favorirne la crescita in un contesto universitario accogliente, vivace e ricco di stimoli. Ma dare un contenuto concreto all'obiettivo della centralità degli studenti implica anche una crescente attenzione alle esigenze di residenzialità e alle problematiche del diritto allo studio, in stretta collaborazione con l'Opera Universitaria. In questa prospettiva, e in sintonia con le più qualificate analoghe esperienze nazionali, nasce il Collegio di merito "Bernardo Clesio".

Quali sono gli obiettivi del progetto?
Il Collegio si propone di ospitare in una idonea struttura residenziale studenti meritevoli e motivati che probabilmente non avrebbero occasione o non potrebbero permettersi di spostarsi a Trento. Al tempo stesso vuole favorire lo sviluppo di una comunità di vita e di studio aperta alla società civile e alla città.
C'è bisogno, nel contesto pur dinamico aperto della vita universitaria trentina, di una comunità di giovani impegnati animata da esperienze e vocazioni plurime e multidisciplinari, in cui convivano studenti e studentesse impegnati in studi sia umanistici sia scientifici, provenienti da ogni parte del paese. Nasce dunque un luogo di incontro e di fermento culturale in grado di fornire stimoli significativi - e al tempo stesso di riceverne - alla realtà studentesca nel suo complesso e al corpo docente, di contribuire alla vivacità intellettuale della vita delle Facoltà e della città, di favorire una interazione più intensa tra studenti, dottorandi, ricercatori e professori. Nasce uno spazio aperto in cui convivranno esperienze, vissuti, vocazioni e idee di diversa natura.
Matricole, studenti dei corsi magistrali e dottorandi di area scientifica e umanistico-sociale studieranno e discuteranno insieme, e praticheranno quel fecondo interscambio di punti di vista e tematiche di studio che è la condizione più favorevole -come mostrano al di là di ogni dubbio le più qualificate esperienze analoghe italiane e straniere - per vivere l'esperienza universitaria nel modo più ricco e più pieno, maturando attraverso il dialogo e il confronto in un ambiente stimolante e plurale.

Il Collegio ospiterà anche iniziative culturali?
Certo. Il Collegio ospiterà incontri con figure di spicco del mondo della cultura e delle professioni provenienti dall'Italia e dall'estero, conferenze, dibattiti, concerti, aperti a tutta la comunità universitaria e alla città, oltre ad iniziative di carattere sportivo e ricreativo. Sarà insomma un vivace polo di riferimento e di attrazione.

Cosa può rappresentare per uno studente all’ammissione al Collegio di merito?
L'esperienza degli alunni e delle alunne del collegio permetterà a ognuno di valorizzare il proprio talento e le proprie capacità. Creerà le condizioni perché ognuno arricchisca e qualifichi il proprio percorso accademico, partecipando alle occasioni culturali messe a disposizione, interagendo con le qualificate presenze esterne che si succederanno nel collegio nel corso dell'anno, dialogando con i docenti in visita e con i professori dell'ateneo che organizzeranno incontri e seminari, confrontandosi con i tutor.
Gli alunni e le alunne del Collegio saranno ospitati gratuitamente nel complesso ex-Prepositura in via Santa Margherita, una struttura storica del centro cittadino dotata di spazi comuni e aree per l'attività sportiva di cui è in corso di ultimazione la completa ristrutturazione.

In base a quali requisiti vengono selezionati gli alunni?
La selezione degli alunni e delle alunne sarà basata esclusivamente sul merito. In particolare, nel bando che si è appena chiuso, relativo all’accesso delle future matricole, i candidati dovevano aver riportato nell'esame di maturità un voto di almeno 80 su 100 e possedere, o acquisire entro l'anno solare, una competenza in una lingua straniera (inglese, francese, tedesco o spagnolo) al livello B1 del Quadro di riferimento europeo. L'ammissione viene subordinata al superamento di una prova scritta a scelta, diversa per l'area delle discipline umanistiche e sociali e per quella delle discipline scientifiche, e di un colloquio orale volto a valutare la maturità intellettuale e l'attitudine agli studi universitari dei candidati, anche in riferimento al livello culturale acquisito negli studi superiori.

Esistono anche dei requisiti per la permanenza nel Collegio?
Per continuare a godere dell'ospitalità nel Collegio gli alunni e le alunne dovranno conseguire un certo numero di crediti ogni anno (per il primo anno 52 entro la sessione autunnale d'esami e comunque non oltre il 31 ottobre) e riportare ogni anno negli esami una media pari alla media di riferimento calcolata per ognuna delle facoltà cui gli alunni siano iscritti.
Gli studenti del Collegio devono svolgere inoltre, nel corso del triennio, un periodo di studio all’estero della durata di almeno tre mesi consecutivi.