Studentesse. Fototonina.com, archivio Università di Trento

UN MIGLIORE DIALOGO FRA SCUOLA E UNIVERSITÀ

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Favorire lo scambio, il confronto e la collaborazione. Gli obiettivi e le attività del Centro Scuola Università
intervista di Francesca Menna a Carlo Buzzi

Il Centro Scuola Università è nato nel 2006 da un’intesa fra la Provincia autonoma di Trento (assessorato all'Istruzione e alle politiche giovanili) e l'Università di Trento. A qualche anno di distanza dalla sua istituzione abbiamo rivolto alcune domande al delegato del rettore per l’orientamento universitario, professor Carlo Buzzi, referente del Centro. Un’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta fino ad oggi e parlare dei nuovi progetti.

Professor Buzzi, di che cosa si occupa il Centro Scuola Università?
Il Centro Scuola Università è nato per offrire supporto alle scuole e all’università nello scambio di esperienze e risorse e come facilitatore di contatti bidirezionali fra questi due mondi. Opera prioritariamente nelle aree della formazione degli insegnanti, della ricerca e dell'orientamento e nella progettazione di iniziative comuni tra università e sistema scolastico provinciale.
In particolare, il Centro promuove e valorizza in maniera sistematica la diffusione delle esperienze di collaborazione tra scuole e università, collabora alla realizzazione di progetti congiunti, contribuisce attraverso iniziative varie e mirate all’aggiornamento dei docenti e organizza momenti di confronto e iniziative su temi di interesse comune.

A chi si rivolge?
Il Centro Scuola Università si rivolge, da un lato, ai dirigenti scolastici e agli insegnanti delle scuole del territorio provinciale che desiderano conoscere iniziative e progetti dell’ateneo realizzati in collaborazione con le scuole o semplicemente entrare in contatto con docenti universitari e con le strutture dell'ateneo per la realizzazione di progetti specifici. Dall’altro lato, il Centro è interlocutore per i docenti e le facoltà dell'ateneo trentino che cercano partnership e collaborazioni nel mondo della scuola.

Perché è nato questo Centro e perché è indispensabile un maggiore raccordo fra la scuola e l’università?
Il centro è nato per l’esigenza di far parlare due mondi vicini, ma allo stesso distanti. Era - ed è tuttora - un’esigenza sentita da entrambe le parti, sia dall’università che dalle scuole.
È fondamentale che questi due mondi dialoghino in maniera diretta, informata, consapevole e costruttiva. L’orientamento oggi sta perdendo quel carattere esclusivamente informativo che aveva fino a qualche tempo fa e sta assumendo un ruolo che va a toccare anche gli aspetti attitudinali e, soprattutto, motivazionali dei giovani. Impegno non banale in un mondo che continua a cambiare e che lo fa molto rapidamente, cambiando anche le caratteristiche e le aspettative del mondo del lavoro.
Per supportare davvero i giovani è necessario, da un lato, che l’università conosca gli studenti che deve orientare, capire chi sono, che cosa cercano e che cosa sanno e vogliono fare. Al contempo, è molto importante che i docenti delle scuole superiori siano in grado non soltanto di presentare l’offerta formativa dell’università, ma anche di supportare gli studenti nella scelta, conoscendo in maniera effettiva le caratteristiche delle facoltà e dei corsi, i significati e le implicazioni e anche le prospettive che determinati tipi di studi possono aprire.

Le sembra che, a distanza di qualche anno dall’istituzione del Centro Scuola Università, questi obiettivi siano stati raggiunti?
Credo che sicuramente qualche passo avanti sia stato fatto, ma certamente si tratta di un percorso lungo e difficile. Purtroppo, nonostante gli obiettivi comuni, non c’è mai stato grande contatto fra scuole e università. Le iniziative e i progetti messi in atto in questi anni hanno sicuramente dato un contributo, ma molto rimane ancora da fare.
A marzo scorso, ad esempio c’è stato un primo incontro fra i dirigenti scolastici, i delegati per l’orientamento delle scuole della provincia e i delegati per l’orientamento delle facoltà dell’Università di Trento. Credo che sia stato un primo importante momento che auspico diventi un’occasione sistematica di incontro e di scambio: per fare bene è infatti necessario che i due mondi si conoscano e si confrontino sui punti di contatto e sulle risorse che possono essere messe in condivisione e/o a servizio dell’altro.

Quali sono le iniziative messe in atto dal Centro per favorire il dialogo?
Le iniziative sono molte. In particolare, però, vorrei sottolineare un passo piuttosto recente che ritengo significativo. A ottobre 2008 è partita la newsletter del Centro Scuola Università, uno strumento di comunicazione realizzato dal Centro Scuola Università con la collaborazione dell’Università di Trento e dei docenti di scuola utilizzati presso l’ateneo.
La newsletter, bimestrale ed esclusivamente online, mira a favorire lo scambio di informazioni fra le scuole e l’Università di Trento, a stimolare la conoscenza, il confronto e il dialogo e, infine, a far conoscere i progetti in corso e futuri e promuovere la collaborazione all’interno di tutto il sistema formativo trentino.
Spero che questo strumento sia sempre più conosciuto anche fra i docenti delle scuole e che diventi anche uno spazio per il dibattito e il confronto fra soggetti che operano nelle scuole e nell’università su tematiche di comune interesse. La newsletter è consultabile sul sito del Centro http://scuolauniversita.unitn.it, dove è anche possibile iscriversi per ricevere via e-mail la segnalazione di uscita di ogni nuovo numero.